16 maggio 2022, eclissi totale di “superluna”: guida all’osservazione
Il 16 maggio la Luna ci regalerà una bellissima eclissi totale. Essa sarà osservabile solo parzialmente dall’Italia, soprattutto dagli insonni, visto che si verificherà all’alba, al tramonto della Luna. Ma varrà la pena seguirla: ecco come.
Il prossimo 16 maggio 2022 torna nei cieli italiani lo spettacolo magnifico dell’eclissi totale di Luna. L’ultima si è verificata il 21 gennaio 2019: allora, nuvole e pioggia diedero del filo da torcere ai curiosi che speravano di ammirarla.
Per l’occasione, il nostro satellite si troverà prossimo alla minima distanza dalla Terra (perigeo), una condizione popolarmente indicata come “superluna”: l’astro apparirà un po’ più grande della media, anche se sarà alquanto arduo rendersene conto (ci saranno Lune Piene più “super” quest’anno, in particolare il 13 luglio).
L’osservazione dell’eclissi totale di Luna si effettua ad occhio nudo: la naturalezza di tale visione è parte della spettacolarità del fenomeno. Beninteso, un binocolo e un telescopio offriranno un’immagine ben più grande, ma chi non dispone di alcuno strumento ottico sappia che non rinuncia a nulla di essenziale.
Cos’è l’eclissi totale di Luna.
Com’è noto, in poco meno di un mese la Luna descrive un’orbita ellittica intorno alla Terra, mentre questa si muove intorno al Sole, che illumina entrambe. Per avere l’eclissi di Luna, occorre che quest’ultima si nasconda dalla luce del Sole dentro l’ombra della Terra; appare evidente che l’allineamento necessario tra i tre corpi è quello Sole-Terra-Luna, con il primo e l’ultima dunque visibili dalla Terra in direzioni opposte. Questa condizione, peraltro, corrisponde geometricamente alla fase di Luna piena, da qui il fatto ovvio che le eclissi lunari si verificano quando la fase del nostro satellite è, appunto, piena.
Evidentemente, però, la Luna Piena non basta alla ricetta dell’eclissi, altrimenti ne avremmo una al mese (un ragionamento analogo potrebbe farsi per le eclissi di Sole): occorre che il citato allineamento Sole-Terra-Luna sia perfetto, entro margini strettissimi, che di fatto fanno la differenza tra eclissi totale, parziale e… niente eclissi.
Il piano dell’orbita lunare non coincide con quello dell’orbita terrestre (la cui proiezione nel cielo definisce la curva dell’eclittica, che attraversa le costellazioni zodiacali, sulla quale si muove apparentemente il Sole), avendo invece un’inclinazione di circa 5 gradi rispetto a quest’ultimo. Guardando la Luna nel suo moto nel cielo, la vedremo perciò sopra o sotto l’eclittica e ci saranno dunque due punti, detti nodi, in cui essa attraverserà proprio l’eclittica.
Se la fase piena si verifica quando la Luna passa abbastanza vicino ad uno dei due nodi, allora è garantito l’allineamento con il Sole di cui si diceva (giova ribadire che il Sole è per definizione sull’eclittica, essendo questa curva la proiezione in cielo dell’orbita che la Terra segue proprio attorno ad esso, perciò quando la Luna Piena è al nodo, l’allineamento antitetico è soddisfatto). Ed è quello che accadrà il 16 maggio.
Il fenomeno dell’eclissi totale procede con gradualità. La Luna inizia ad entrare nel cono di penombra della Terra da ovest, mostrando così un leggero indebolimento luminoso sul bordo del lato orientale del suo disco. Successivamente, il satellite si immerge nel cono d’ombra, che produrrà un marcato oscuramento, dapprima marginale, poi sempre più esteso, del disco lunare. Quando la Luna sarà completamente dentro il cono d’ombra, inizierà la fase totale. Questa raggiungerà il suo momento massimo, vero giro di boa del fenomeno, dopodiché l’eclissi mostrerà fasi speculari a quelle iniziali, terminando quando la Luna emergerà completamente dal cono di penombra, tornando alla piena luce del Sole.
Durante la totalità, ma anche in fase parziale avanzata, la Luna acquista un caratteristico, elegante colore bronzeo. Esso deriva dal fatto che in quel momento l’atmosfera terrestre sta indirizzando verso la Luna la porzione rossa dello spettro elettromagnetico (è bene notare che quella che per noi terrestri è un’eclissi di Luna, dal nostro satellite apparirebbe come un’eclissi di Sole: nella fase totale, dalla Luna vedremmo un’aureola rossastra tutt’intorno alla Terra, ovvero la nostra atmosfera che dirige verso il satellite la radiazione più rossa).
Durante la totalità, le eclissi possono apparire più o meno scure: questo dipende da quanto centralmente la Luna s’immerge nel cono d’ombra terrestre, così come dalla “trasparenza” dell’atmosfera del nostro pianeta. che risente – ad esempio – di imponenti eruzioni vulcaniche.
Se l’allineamento tra i tre attori coinvolti non è perfetto, l’eclissi sarà parziale, magari anche solo di penombra.
La Luna Piena del 16 maggio 2022.
La Luna Piena coinvolta nell’imminente eclissi sarà prossima, come dicevamo, al perigeo, ovvero al punto della sua orbita più vicino alla Terra. Per la precisione, la Luna sarà piena alle ore 06:14 (circa tre minuti prima la totalità avrà raggiunto il suo massimo, alla distanza di 362131 km da noi), mentre si troverà alla minima distanza dalla Terra (360297 km) il giorno 17 maggio, alle 17:23. In breve, si tratta di una blanda “superluna” piena (termine del tutto non scientifico, seppur di innegabile appeal). Il nostro satellite si troverà ospite della costellazione zodiacale della Bilancia (Libra, ufficialmente, in latino).
L’eclissi del 16 maggio
L’eclissi totale di Luna del 16 maggio si produrrà nella seconda parte della notte italiana, sconfinando ben oltre l’alba. Essa è la prima eclissi totale del 2022 di due (la seconda, l’ 8 novembre, sarà del tutto invisibile dall’Italia).
L’evento è ben sintetizzato dalla classica scheda grafica realizzata dalla Nasa:
Gli orari italiani dell’evento (in ora legale), sono i seguenti:
Primo contatto penombra: 03:32:07
Primo contatto ombra: 04:27:53
Inizio totalità: 05:29:03
Massimo: 06:11:29
Fine totalità: 06:53:56
Uscita dall’ombra: 07:55:07
Uscita dalla Penombra: 08:50:48
NB: a Roma il 16 maggio la Luna tramonta alle ore 05:51 (circa 20 minuti dopo l’inizio della totalità e 20 minuti prima del momento clou), pertanto sarà possibile seguire poco meno della metà dell’intero fenomeno. Gli amici del Nord-Ovest potranno guadagnare qualcosa.
Se da un lato questo penalizzerà la visione, dall’altro tale circostanza farà sì che le fasi di maggiore appeal dell’eclissi vedranno il nostro satellite abbastanza basso sull’orizzonte (all’inizio della totalità, alle ore 5:29, la Luna da Roma sarà a poco meno di 3 gradi di altezza). Ciò faciliterà la visione dell’eclissi nella cornice di qualche elemento urbano, naturalistico o monumentale che arricchirà ulteriormente l’esperienza, a beneficio soprattutto di quanti desiderano catturare qualche fotografia dell’evento.
Viste le condizioni geometriche dell’eclissi (Luna Piena, dunque opposta al Sole, agli occhi dei terrestri), bisogna tenere conto che nel momento in cui la Luna eclissata sta per tramontare, il Sole sta per sorgere dalla parte opposta, dunque il cielo sarà ormai luminoso, ben dentro il crepuscolo civile. Questo “slaverà” un poco il colore bronzeo della giovanissima fase totale, che risentirà anche dell’assorbimento atmosferico.
Per via della modestissima altezza sull’orizzonte della Luna nel breve scampolo di totalità a noi concesso, sarà fondamentale scegliere un luogo di osservazione che non mostri ostacoli significativi in direzione ovest-sud-ovest.
Il team scientifico del Virtual Telescope Project augura buona osservazione a tutti!
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