Un itinerario dantesco tra gli asteroidi… e non solo.
Dante, Divinacommedia, Beatrix: tre asteroidi che svelano la presenza del Sommo Poeta nel cielo della scienza. Più Vergilius, che lo guidò attraverso Inferno e Purgatorio. Eccone le immagini, riprese lo scorso anno, in occasione dei 700 anni dalla morte dell’Alighieri. Con ulteriori sorprese.
Una vera e propria costellazione di asteroidi racconta della presenza di Dante Alighieri tra le stelle. Lo scorso anno, in occasione dei VII secoli dalla morte del Padre della lingua Italiana, abbiamo rintracciato quelli in tal senso più significativi, immortalandoli nel corso di quei dodici mesi. Ora siamo pronti a presentarveli.
La prima immagine che condividiamo è relativa all’asteroide (65487) Divinacommedia, scoperto il 9 febbraio 2003 da Gianluca Masi e René Michelsen dall’osservatorio di La Silla, in Cile. E’ stato Masi a proporre all’International Astronomical Union di dedicarlo al capolavoro di Dante, a 700 anni dalla morte. Il nome è stato ufficialmente reso noto il 16 giugno 2021.
Naturalmente, in orbita attorno al Sole troviamo anche l’asteroide che celebra la figura stessa del Poeta.
Si tratta del pianetino (2999) Dante, scoperto il 6 febbraio 1961 dall’astronomo Norman G. Thomas, Lowell Observatory, dalla stazione di Anderson Mesa in Arizona, USA. Un corpo celeste che lo scorso anno ci permise di calarci da subito nel clima delle celebrazioni dantesche.
Non è finita. Ci sono anche un paio di personaggi centrali nella vicenda umana e culturale del Sommo Poeta. Uno di essi è ben rappresentato dall’asteroide (83) Beatrix, dedicato proprio a Beatrice Portinari, l’amata guida di Dante attraverso il Paradiso.
(83) Beatrix è stato individuato il 26 aprile 1865 dall’Osservatorio Astronomico di Capodimonte dal suo direttore Annibale de Gasparis, al tempo prolifico scopritore di asteroidi, eletto anche a Senatore del Regno d’Italia.
Infine, ecco il pianetino dedicato al maestro di Dante, anch’egli poeta immortale: Virgilio.
Si tratta dell’asteroide (2798) Vergilius. Esso è stato scoperto il 24 settembre 1960 dal celebre osservatorio di Monte Palomar, in California, e il suo nome celebra il grande poeta della letteratura latina, maestro dell’Alighieri.
Per concludere, ecco le orbite dei quattro corpi celesti danteschi qui descritti, collocati tutti nella regione compresa tra Marte e Giove, ovvero la Fascia Principale.
Per completezza, aggiungiamo che un cratere sul lato della Luna invisibile dalla Terra è chiamato “Dante” e che tre strutture della topografia di Io, uno dei quattro satelliti di Giove scoperti da Galileo sono Bulicame Regio, Mongibello Mons e Capaneus Mensa, ispirate ad altrettanti nomi estratti dall’inferno dantesco.
Oltre il Sistema Solare, a quasi 100 anni luce da noi, il pianeta scoperto attorno alla stella HD 102195 nella costellazione della Vergine è stato ufficialmente nominato Lete, il suo sole Flegetonte, il primo fiume dell’oblio, l’altro di fuoco, entrambi citati dall’Alighieri.
Confidiamo che questa passeggiata dantesca tra le stelle sia stata di vostro gradimento!
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